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Rompere l'assordante silenzio sull'insediamento mafioso nel Nord Italia è l'obiettivo dell'autore che con questo racconto ci ricorda che questa è un'emergenza da porre in primo piano rispetto a tutte le altre. La presenza criminale oltre a deteriorare i rapporti di solidarietà tra le persone devasta tutto il tessuto sociale. Sullo schermo, grande e piccolo, la criminalità è motivo conduttore di film polizieschi, gialli ed altro ancora, i capimafia e le loro gesta hanno ampio spazio e grande risalto. Questo non succede per le persone che subiscono il fenomeno della criminalità, il loro vissuto non interessa, il silenzio per loro da assordante diventa atroce. "Una storia quasi vera" quella che ci racconta Poletti, ambientata in un paese dell'alto lago di Como, di cui il protagonista è Orazio, un Maggiore dei Carabinieri in pensione. Non un eroe ma una normalissima persona che viene coinvolta, e si fa coinvolgere, in un'avventura che non avrà una completa soluzione proprio perché il racconto è "una storia quasi vera". L'autore ci invita a riflettere sulla grave situazione che si è venuta a creare.